Energia nucleare: cos’è, come funziona, benefici e rischi di un’energia pulita ma non rinnovabile.
L’energia nucleare è l’energia che si libera dalle reazioni di fissione e fusione degli atomi. Questa energia può essere usata per generare elettricità ed è in uso, in molti Paesi del mondo, ormai dalla metà del Novecento. Nonostante questo, resta un sistema di produzione di energia piuttosto controverso e spesso al centro del dibattito dell’opinione pubblica anche in Italia. Alcune persone credono che sia il modo migliore per produrre elettricità, mentre altri credono che sia troppo pericoloso. Scopriamo insieme quali sono i fattori che inducono a essere pro o contro il nucleare.
Cos’è l’energia nucleare: una definizione semplice
Senza entrare nel dettaglio di un argomento piuttosto complesso, l’energia nucleare non è altro che quell’energia liberata nelle fasi di trasformazione dei nuclei degli atomi. Si può avere tramite processo di fissione, attraverso quella tecnologia di produzione utilizzata per la bomba atomica, o di fusione, processo alla base dell’energia prodotta dalle stelle o da altri tipi di bombe, come quella a idrogeno.
L’energia che viene rilasciata attraverso i cambiamenti degli atomi viene utilizzata per creare calore, che viene a sua volta trasformato in vapore utilizzato per far girare le turbine che producono elettricità.
I benefici del nucleare
Sono diversi gli aspetti che rendono l’energia nucleare un’ottima fonte di produzione di energia. Tra questi il fatto di essere un’energia pulita ed efficiente, a basso impatto ambientale e ad un costo contenuto.
Le emissioni di CO2 con il nucleare sono molto basse, e inoltre questo tipo di produzione consente di avere quantità elevate di energia con poca spesa, rendendo quindi non solo l’energia a basso costo, ma anche molto minore la dipendenza di un Paese da fonti di energia combustibile fossile come il petrolio o il gas. L’apertura di centrali nucleari ha poi ricadute positive sull’occupazione, dal momento che in ogni centrale di dimensioni medie devono lavorare almeno cinquecento persone. Gli impianti hanno inoltre un ciclo di vita lungo, e questo garantisce di fatto a un Paese una certa indipendenza energetica.
I rischi del nucleare
Ovviamente, esistono anche ragionevoli motivi per non essere a favore dell’energia nucleare. La fusione nucleare ed eventuali incidenti potrebbero causare, come sappiamo, danni immani all’ambiente e alle persone. Basti pensare al caso di Chernobyl.
Se è poi complicato gestire le scorie nucleari, è altrettanto difficile localizzare i posti più adatti per la costruzione delle centrali, che hanno peraltro un costo elevato e che diventano facilmente obiettivi per attacchi terroristici potenzialmente devastanti. Il nucleare può poi produrre solo energia elettrica e non gas, e non in modo rinnovabile (l’uranio e il plutonio sono presenti in quantità abbondanti ma finite).
Nonostante questi rischi, l’energia nucleare viene ancora vista come una valida opzione energetica. Paesi come Francia e Svezia si basano fortemente sull’energia nucleare, e molti altri Paesi stanno investendo in questa tecnologia come una via per ridurre le emissioni di gas serra. Quindi qual è il futuro del nucleare? Saranno i rischi a prevalere sulle opportunità, o continuerà a essere una parte fondamentale della diffusione energetica globale? Questo è un quesito che non può essere risolto.